
Le origini antiche della pinsa romana
La pinsa romana non è una semplice variante della pizza, ma una ricetta con radici profonde nell’antica Roma. Il termine "pinsa" deriva dal latino pinsere, che significa “allungare, schiacciare”, in riferimento alla forma ovale e all’impasto steso a mano. A differenza della classica pizza napoletana, la pinsa ha una storia agricola e rustica: veniva preparata dai contadini laziali con cereali poveri come miglio, orzo e farro, mescolati con acqua e sale.

Evoluzione della pinsa: da cibo contadino a tendenza gourmet
Per secoli dimenticata, la pinsa è tornata alla ribalta negli ultimi vent’anni, grazie a una rivisitazione moderna dell’impasto realizzata da pizzaioli e panificatori romani. L’impasto odierno è un mix di farina di frumento, riso, soia e pasta madre, che dona alla pinsa un’alveolatura leggera, una croccantezza esterna e una grande digeribilità.

La ricetta della pinsa romana fatta in casa
Ingredienti per 3 pinse
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500 g di mix per pinsa (oppure farina 0, farina di riso e di soia)
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350 ml di acqua fredda
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5 g di lievito di birra secco
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10 g di sale
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1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Procedimento
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Sciogli il lievito in poca acqua e inizia a impastare con la farina.
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Aggiungi gradualmente il resto dell’acqua, poi il sale e l’olio.
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Impasta per almeno 10 minuti, fino a ottenere un composto liscio.
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Fai lievitare in frigo per 24-72 ore.
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Dividi l’impasto, forma le pinse ovali e falle riposare un’altra ora a temperatura ambiente.
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Condisci a piacere e cuoci in forno statico a 250°C per circa 8-10 minuti.

🍅 Idee di condimento: tradizione e creatività
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Classica: pomodoro, mozzarella, basilico
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Gourmet: mortadella, stracciatella e granella di pistacchi
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Veg: crema di zucca, funghi porcini e rosmarino
📌 Curiosità e differenze con la pizza
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La pinsa è più digeribile grazie alla lunga lievitazione.
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È cotta su pietra e non ha la parte centrale umida come molte pizze.
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Ha una crosta croccante e un cuore soffice.
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Mix di farine per pinsa romana: ideale per ottenere l'impasto autentico.
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Pietra refrattaria per forno: per una cottura uniforme e croccante.
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Pala per pizza in legno o alluminio: per infornare e sfornare la pinsa con facilità.
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Conclusioni
La pinsa romana è un esempio perfetto di come la cucina italiana sappia reinventarsi, unendo tradizione e innovazione. Sebbene la sua origine sia relativamente recente, la pinsa ha conquistato il palato di molti grazie alla sua leggerezza, croccantezza e versatilità.
Per approfondire:
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